venerdì 18 ottobre 2013

NOI OGGI


                                                      
                                                                   "   NOI OGGI"



L'umanità ha preso 'na sbandata
l'amore verso er prossimo è un ricordo,
vo' stà pe' conto suo, s'è isolata,
si tu je parli è come parla a 'n sordo.
Ecco perché adesso, bene o male
l'omo pe' amico sceje 'n animale.

Nun me lo dì ma nun so che ce pija,
 però dovemo ariconosce 'n fatto:
oggi come oggi, presso 'gni famija,
ce vive armeno 'n cane o quarche gatto.
Questo conferma 'na grossa verità:
solo de 'na bestia oggi te poi fidà.

Io m'aricordo che se scampagnava
co' i vicini de casa, fori de porta,
la gente poi,  pe' strada, salutava
senza avette 'ncontrato mai 'na vorta.
Nun guarda lontano, semo li stessi,
perciò la corpa è de pochi fessi.

E i giovani? C'è gente che li loda.
S'incontrano tra loro, baci e abbracci,
fanno la gara a chi va più de moda,
cioè a chi se veste co' più stracci.
Si loro rappresenteno er futuro
er monno andrà a fonno de sicuro.

Ma la storia, maestra della vita,
ce ha 'mparato a cascà sempre de piedi.
Contro la jella, incrocianno le dita,
ricordamece de chi semo eredi.
La tera nostra è tera de santi,
speramo in loro e tiramo avanti.



Aprile 2007                                          Giorgio Chiapponi

1 commento:

  1. quasi profetico, si era reso conto che nei rapporti umani c'è freddezza e egoismo e che ognuno si fa i ca... suoi...

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